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PREPARAZIONE ATLETICA NEL TENNIS

PREPARAZIONE ATLETICA NEL TENNIS - a.s.d. a&n future tennis

IL RISCALDAMENTO NELL'ATTIVITA' SPORTIVA IN PARTICOLARE NEL TENNIS

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In questi ultimi anni collaborando con maestri di tennis nei vari circoli e stando a contatto con i giovani e non solo (soci – soci atleti – agonisti ecc…) ho notato che una delle cose più difficili da far comprendere agli atleti è che prima di ogni match ,che sia amichevole o di competizione, prima di uno sforzo fisico (allenamento o palestra ecc…) o prima di una qualsiasi attività fisica in generale, è fondamentale eseguire un buon riscaldamento.

Il riscaldamento non è solo quello che si fà con la racchetta poco prima del match perché bisogna arrivarci gradualmente attraverso esercizi mirati per preparare le articolazioni allo sforzo.

Un buon riscaldamento ci permette di preparare il cuore ad affrontare gradualmente picchi di battito cardiaco non sempre moderati, ci evita probabili infortuni da stress immediato, contribuisce a far diminuire la tensione/ansia/panico pre gara. Aiuta ad aumentare la capacità di attenzione e di conseguenza alza la concentrazione, ci fà (come si dice in gergo) rompere il fiato, ci permette di entrare subito nel match.

Il riscaldamento toglie in parte l’ adrenalina negativa aumentando quella positiva (più sicurezza), poi se la partita pende dalla vostra parte è ancora meglio perché sale anche l’autostima.

A proposito di tutto questo vi voglio far partecipi (per chi non l’ha già sentito) della mia esperienza da ex giocatore di pallamano.

Nel mio passato ho avuto la possibilità di partecipare a 2 finali per l’assegnazione dello scudetto tricolore(vinte entrambi) ma una in particolare la voglio raccontare:

il giorno prima della finale mi reco a Scafati (Sa) luogo della finale e squadra a cui appartenevo. Per la grande tensione accumulata nei giorni precedenti alla gara, andavo al bagno di continuo. Il medico sociale decide di farmi delle flebo per ridradarmi dei liquidi persi. Ne faccio 1 prima di cena, un’altra prima del pranzo del giorno dopo e un’altra 2 ore prima della partita.

Morale della favola, mi sentivo molto debole ma nel momento in cui ho messo piede in campo e ho iniziato il riscaldamento il fastidio, l’ansia, la tensione sono spariti e improvvisamente mi sono tornate le forze e ho giocato una delle più belle partite della mia carriera.

Tornando al tema, non ha tutti procura lo stesso risultato, addirittura molti pensano che possa rappresentare un inutile dispendio di energie.

Non c’è niente di più sbagliato. Dati alla mano dicono: che l’innalzamento della temperatura corporea durante un riscaldamento è di circa 2° pertanto c’è un aumento della contrazione muscolare, le articolazioni si “lubrificano” meglio facendo diminuire gli infortuni quali: contratture, stiramenti, strappi, distorsioni ecc….

Va considerato inoltre che più si è avanti con l’età più il riscaldamento deve essere graduale e lungo questo perchè si ha meno elasticità dei giovani perciò più esposizione agli infortuni.

Il miei  consigli per un buon riscaldamento sono:

su uno spazio di 20 metri correre avanti e indietro effettuando esercizi di scioglimento generale partendo dalla parte bassa del corpo per salire gradualmente fino alle braccia/spalle. In fase conclusiva effettuare alcuni sprint di 10/20 metri imitando anche per alcuni secondi movimenti tecnici. Il tempo da dedicarci 20’ di inverno – 10’ nei periodi caldi.

Siamo pronti per iniziare il riscaldamento più specifico in campo con il mezzo  cioè “la racchetta”.   

Buona partita.

IVANO CINAGLI